Oliver Sacks, che ha reso familiare e accessibile al pubblico comune il
mondo complesso dei disturbi neurologici e psichiatrici, fu un neurologo
controverso e per una serie di
motivi:per essersi allontanato dalle modalità di cura consuete, per alcuni
aspetti della sua vita privata, per aver
utilizzato nei suoi libri i materiali clinici dei suoi pazienti,sia pure
in anonimato.. Egli stesso era stato colpito da una serie di incidenti e
problemi neurologici che lo avevano costretto alla condizione di paziente, cosa
che lo aveva reso più empatico ed
attento nei confronti delle sofferenze degli altri in quanto persone. Soffriva
di prosopagnosia (difficoltà a riconoscere i volti) e un tumore all’occhio l’aveva privato della visione binoculare.
E
come aveva descritto i vari casi dei suoi pazienti così aveva osservato e
raccontato la sua malattia. Ne “L’occhio della mente” rivela di soffrire
quotidianamente di turbe visive e allucinazioni; aveva incominciato a soffrirne
da bambino, forse a causa di un fattore
genetico dato che di disturbi analoghi soffriva anche il fratello. Da piccolo
si perdeva molto facilmente per la strada e non riconosceva i compagni di
scuola. Nell’ultimo libro metteva a
nudo l’omosessualità e le anfetamine.Aveva seguito per buona parte della sua
vita un trattamento psicoanalitico. In una intervista pubblicata su Psicologia Contemporanea (2012)
confessava come la psicoanalisi gli avesse permesso di sopravvivere dato che era afflitto da
forti tendenze autodistruttive. Esprimeva anche l’idea che si dovesse
accompagnare il trattamento
farmacologico con quello psicoterapeutico. La psicoanalisi gli aveva
insegnato ad ascoltare i pazienti. Il mondo medico gli fu spesso ostile per le
sue idee e modalità di cura che andavano al di là degli schemi rigidi accreditati.
Il malanimo dei colleghi giunse anche ad accusarlo di abusare dei suoi pazienti
giovani.(Ma non c’è da meravigliarsi: anche Ernest Jones fu accusato della
medesima cosa e costretto ad emigrare negli Stati). Isuoi libri, in cui il
racconto dei casi clinici ha l’allure del romanzo,furono grandi best-seller
e diventarono soggetti cinematografici
: indimenticabile “Risvegli interpretato da Robin Williams, poi“A prima vista”
interpretato da Mira Sorvino e The music never stopped(produzione indipendente). Prima di morire aveva detto:
"Negli ultimi giorni ho potuto vedere la mia vita come da una grande altezza, come una sorta di paesaggio e con un profondo senso di connessione tra tutte le sue parti"
Nessun commento:
Posta un commento