Re-mission : un videogioco utile ai giovani pazienti malati di cancro.

I video giochi sono altamente dannosi e non solo per i loro contenuti violenti: le ultime generazioni hanno immagazzinato milioni di immagini di violenza sia attraverso la televisione che attraverso i video giochi. Soprattutto questi facilitano l'apprendimento di condotte aggressive attraverso la ripetizione di schemi comportamentali aggressivi,  procurano  desensibilizzazione emotiva alla violenza,distorsione nella valutazione dell'aggressività. Infine facilitano la dipendenza.


Esistono, però, games che aiutano i ragazzi e i bambini a far fronte alla loro malattia sia come strategia sia per il benessere che ogni forma di gioco produce. Uno di questi è Re-mission congegnato per aiutare i bambini m alati di cancro. IL piccolo paziente può muovere sullo schermo una macchina miniaturizzata che attacca le cellule cancerogene, riesce a sconfiggere le infezioni, gestisce nausea ed altri effetti collaterali. E' congegnato sullo schema delle fantasie guidate proposte agli adulti sofferenti della madesima malattia.
L'obbiettivo è insegnare ai bambini a contrastare la malattia, ad aumentare la loro resilienza,  attraverso la partecipazione e la collaborazione. Non subire passivamente ma essere collaborativi ed attivi aumenta la resilienza e facilita la guarigione.In uno studio internazionale di qualche anno furono messi a confronto un gruppo di bambini che aveva giocato con Re-mission e un altro gruppo, affetto, dalla medesima patologia, che aveva giocato con un diverso videogioco che non aveva a che fare con la malattia. Risultò che il primo gruppo, oltre ad avere una conoscenza della malattia, seguiva con maggiore collaborazione i protocolli terapeutici era più attivo e collaborativo e meno depresso.

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