Una recente ricerca dell'associazione Quore in collaborazione con Doxakids,
condotta su ragazzi di 11 e12 anni, ha rivelato come tranne che nell'orario
scolastico, durante il resto della giornata i ragazzi sono seempre connessi.
Un'altra ricerca svolta da Telefono azzurro su 600 ragazzi di tutta Italia, ha
rivelato come il 17% dei ragazzi non riesce a staccarsi dallo smartphone mentre
il 21/% è afflitto da vamping, cioè si sveglia durante la notte per controllare
i messaggi. Le ricerche evidenziavano anche come l'uso compulsivo di smartphone
e altri supporti nasconde ansia, depressione ed altri disturbi psichici.
Il cellulare è
diventato un’estensione del nostro corpo . E ' facile constatarlo quando lo dimentichiamo a casa e senza di esso ci sentiamo persi.
Ma NON SI può non sottolineare come questo tipo di dipendenza sia estremamente pericoloso per i ragazzi e come possa aprire
la strada a problemi più gravi con altre dipendenze.
Ma anche gli adulti fanno difficoltà a sconnettersi. In uno studio del 2013 coordinato dal sociologo Francis Jauréguilberry, volto a studiare le strategie utilizzate dalle persone per provare a sottrarsi da una connessine costante o, quanto meno a cercare di "controllare" la tecnologia. Emergeva che un terzo degli uomini d'affari riescono a concedersi una pausa dal telefonino durante una riunione o una serata con gli amici. Molti soprattutto gli universitari scelgono la connessione permanente e trattano la posta in tempo reale per evitare un accumulo di materiale e di lavoro che porterebbe allo stress. Neanche durante le vacanze ci si sconnette e si continua ad armeggiare su facebook
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