Ogni qual volta si
verifichi una innovazione tecnologica si teme che il lavoro degli
uomini possa essere sostituito dalle macchine. I progressi degli ultimi
decenni hanno mostrato che è possibile immaginare un prossimo futuro in cui le
aziende, le fattorie, le fabbriche e le reti di distribuzione, possano essere
completamente automatizzati e così rifornire la popolazione di tutto il cibo e
prodotti di cui ha bisogno .Molti lavori intellettuali potranno essere
automatizzati: dall’assistenza clienti, ai pagamenti, a una parte
dell’assistenza ospedaliera. Robot sempre più complessi e sofisticati vengono
prodotti, che andranno a sostituire il lavoro degli uomini ma non c’è da
preoccuparsi perché il progresso, oltre a creare nuove forme di lavoro tende a creare nuovi bisogni. Piuttosto
che la forza -lavoro umana non scomparirà nel futuro si basa su un’altra
considerazione: sul fatto che noi siamo esseri umani e che abbiamo, fondamentalmente,
bisogno di relazione.E’ per questo che piuttosto di comprare e consumare cibi
preconfezionati preferiamo andare al ristorante; per lo stesso motivo piuttosto
che sfacchinare sulla cyclette in casa preferiamo andare in palestra, dove non solo muoviamo il corpo e lo
alleniamo ma troviamo anche qualcuno con cui parlare e che ci sta ad ascoltare.
Per lo stesso motivo preferiamo andare in un piccolo negozio di alimentari dove
troviamo la persona che ci serve da una vita e magari ci consiglia sul prodotto
che sa che ci piace di più e nel farlo mostra di interessarsi a noi. Per lo stesso motivo, i docenti, nonostante tutte le
tecnologie, rimangono insostituibili per
il semplice fatto che ne trasmettere contenuti fondamentalmente danno relazione
umana e scambiano emozioni ed affettività.
Ora a Milano, al policlinico
San Donato, debutta il robot Rp-Vita ( sta
per Remote Presence VItal).Arriva direttamente da Santa Barbara in California.
Di questo tipo negli Stati Uniti esistono 1200 esemplari. Il Robot è in grado di parlare,
di visitare, di osservare il paziente: è dotato di uno stetoscopio che consente
di auscultare il cuore e polmoni mentre il medico esperto a distanza può fare
la diagnosi. Può fare un elettrocardiogramma che, appena eseguito, viene, grazie ad una telecamera potentissima,
in quadrato ingrandito per essere commentato a distanza. Anche un ecografo e
una sonda per l’endoscopia possono essere teleguidate dal responsabile. Poi i
microfoni di cui il robot è fornito consentono un consulto tra vari esperti durante l’esame. Ovviamente il robot è un
supporto o meglio un’estensione del lavoro umano che sarà sempre più utilizzata
nel futuro ma(nessun allarme!) non sostituisce il medico ovviamente per il semplice fatto, come
si diceva più su, che noi abbiamo bisogno
di relazioni che sono (la ricerca ce lo dice) uno dei fattori di guarigione .
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