Neuroetica e filosofia delle neuroscienze:"Scopriremo nel futuro il segreto della coscienza?I progressi delle neuroscienze faranno riscrivere i codici penali?"


Così^ ha risposto alla prima domanda  Chistof Koch, presidente dell'Allen Intitute per le Scienze del cervello di Seattle:
"Sì non è lontano il giorno in cui la scienza perverrà a una comprensione, quantitativa e predittiva, della coscienza umana e del suo posto nell'universo".American Science

Così ha risposto alla seconda domanda Patricia Churcheland, docente di filosofia e neuroscienze all'Università di san Diego-California:"Di frontee a chi ha commesso un reato, non potremo dire: non è colpa sua ma del suo cervello. Anche se si identificasse un "circuito cerebrale" specifico per i pedofili seriali, non potrebbero essere lasciati liberi proprio perché tendenti a reiterare  il reato" American Science


Ci sarà nel futuro una cura dell'Alzheimer?

Reisa Sperling, docente di neurologia alla Harvard Medical School ha risposto alla domandaa posta dall'Ammerican Science:
"Se non una cura capace di sconfiggere completamente la malattia, nei prossimi 10 anni ci sarà un radicale miglioramento delle terapie. E' già un grande successo ritardare di 5 o 10 anni l'insorgere dello stato della malattia"
L'American Science ha posto venti domande ad altrettanti scienziati.


"Useremo tecnologia indossabili per rilevare le nostre emozioni?"
 Rosalind Picard, direttrice dell'affective computer research Group al Mit di Boston ha risposto:
"Nei prossimi dieci anni queste tecnologie forniranno l'equivalente delle previsioni del tempo personalizzate. Per esempio basandosi sul livello di stress-sonno-attività socio-emozionali delle ultime ore, potranno predire 80% di probabilità di un week-end in salute e in allegria"



Re-mission : un videogioco utile ai giovani pazienti malati di cancro.

I video giochi sono altamente dannosi e non solo per i loro contenuti violenti: le ultime generazioni hanno immagazzinato milioni di immagini di violenza sia attraverso la televisione che attraverso i video giochi. Soprattutto questi facilitano l'apprendimento di condotte aggressive attraverso la ripetizione di schemi comportamentali aggressivi,  procurano  desensibilizzazione emotiva alla violenza,distorsione nella valutazione dell'aggressività. Infine facilitano la dipendenza.


Esistono, però, games che aiutano i ragazzi e i bambini a far fronte alla loro malattia sia come strategia sia per il benessere che ogni forma di gioco produce. Uno di questi è Re-mission congegnato per aiutare i bambini m alati di cancro. IL piccolo paziente può muovere sullo schermo una macchina miniaturizzata che attacca le cellule cancerogene, riesce a sconfiggere le infezioni, gestisce nausea ed altri effetti collaterali. E' congegnato sullo schema delle fantasie guidate proposte agli adulti sofferenti della madesima malattia.

Dipendenza dallo smartphone. i ragazzi rimangono svegli di notte per controllare i messaggi. Ma solo per i ragazzi è difficile scollegarsi'




Una recente ricerca dell'associazione Quore in collaborazione con Doxakids, condotta su ragazzi di 11 e12 anni, ha rivelato come tranne che nell'orario scolastico, durante il resto della giornata i ragazzi sono seempre connessi. Un'altra ricerca svolta da Telefono azzurro su 600 ragazzi di tutta Italia, ha rivelato come il 17% dei ragazzi non riesce a staccarsi dallo smartphone mentre il 21/% è afflitto da vamping, cioè si sveglia durante la notte per controllare i messaggi. Le ricerche evidenziavano anche come l'uso compulsivo di smartphone e altri supporti nasconde ansia, depressione ed altri disturbi psichici.
 Il cellulare è diventato un’estensione del nostro corpo . E ' facile constatarlo quando lo dimentichiamo a casa e senza di esso ci sentiamo persi. Ma NON SI può non sottolineare come questo tipo di dipendenza sia estremamente pericoloso per i ragazzi e come possa aprire la strada a problemi più gravi con altre dipendenze.
Ma anche gli adulti fanno difficoltà a sconnettersi. In uno studio del 2013  coordinato dal sociologo Francis Jauréguilberry, volto a studiare le strategie utilizzate dalle persone per provare a sottrarsi da una connessine costante  o, quanto meno a cercare di "controllare" la tecnologia. Emergeva che un terzo degli uomini d'affari riescono a concedersi una pausa dal telefonino durante una riunione o una serata con gli amici. Molti soprattutto gli universitari scelgono la connessione permanente e trattano la posta in tempo reale per evitare un accumulo di materiale e di lavoro che porterebbe allo stress. Neanche durante le vacanze ci si sconnette e si continua ad armeggiare su facebook