Buon Anno!L'ottimismo di Isaiah Berlin

                           BUON ANNO
Ci lasciamo alle spalle un anno difficile: crisi economica, calamità naturali, terrorismo, migrazioni ecc...
Abbiamo bisogno di un po' di ottimismo. Mi piace ricordare, perciò, una pagina del filosofo Isaiah Berlin:
          "Sono felice di notare, verso la fine della mia lunga vita, le tracce di un cambiamento. La
            razionalità, la tolleranza, già abbastanza rare nella storia dell'umanità, non vengono
            disprezzate. La democrazia liberale, nonostante tutto, nonostante il grande flagello moderno
            del nazionalismo fanatico e fondamentalista si sta diffondendo. Le grandi tirannie sono
            cadute o presto cadranno- anche in Cina il giorno non è troppo lontano. Sono felice che voi,
            qui nel pubblico, possiate vedere il Ventunesimo secolo: sono certo che potrà solo essere
            un tempo migliore per l'umanità di quanto sia stato il mio terribile secolo.Mi congratulo con
            voi per la vostra buona sorte; ho il rimpianto di non poter vedere questo futuro più luminoso
            che sono convinto stia per arrivare. Con tutto il pessimismo che ho propagato, sono felice di
            chiudere su una nota di ottimismo. Ci sono davvero tante buone ragioni per credere che sia
             giustificato"
 Il testo è del 1994.Berlin (1909-1997) non si sbagliava nel ritenere terribile il secolo scorso in considerazione delle atrocità che vi si erano consumate. Aveva ragione anche nel ritenere che molte tirannie sarebbero scomparse ma non aveva considerato, confidando nel potere della ragione, quali altri grandi problemi l'esportazione della democrazia avrebbe generato