recrudescenza di Aids e di altre malattie a trasmissione sessuale

L'Istituto superiore di sanità in occasione della Giornata mondiale dell'Aids, ha pubblicato dati davvero allarmanti .  I più colpiti sono i giovani fra i 25 e i 29 anni (80% non usa il preservativo) e mentre il 70% ignora di essere sieropositivo ( con tutto quello che ne consegue in termini di contagio) finché non viene diagnosticato l'Aids. Negli ultimi anni si è abbassata la guardia sul tema dell'Aids perché i risultati della ricerca scientifica  permettono di tenere sotto controllo il virus, il che ha determinato  il fatto di considerarla una malattia debellata.

Se di Aids si parla di meno rispetto al passato, si parla poco anche di  altre infezioni a trasmissione sessuale  quali  clamidia, herpes, trichomonas, sifilide, ecc, malattie che rappresentano dei fattori predisponenti anche al virus dell'Hiv e che oggi vedono una recrudescenza

In Italia manca, rispetto ad altri paesi europei,una seria, diffusa opera di sensibilizzazione alla contraccezione, e più specificamente all'utilizzo del metodo "double dutch", preservativo e pillola.  Gli estroprogestinici hanno un effetto protettivo contro le infiammazioni pelviche e le vaginosi batteriche, terreno fertile per le infezioni. Una corretta informazione sulla contraccezione  è il sistema di prevenzione più efficace, informazione che andrebbe sviluppata innanzi tutto  a scuola, all’interno di un più vasto progetto di educazione sessuale. Ma anche in questo ambito siamo  molto indietro rispetto ad altri paesi. Di sessualità a scuola si parla poco e male: ci si limita a spiegare l’apparato riproduttivo e qualche  notizia vaga sull’uso del profilattico.Si perde di vista che la sessualità è fondamentalmente relazionalità, come ci ha insegnato Sigmund Freud, il fondatore della psicoanalisi, il quale sollevò la sessualità da semplice riproduzione biologica a “cultura”. Non si può parlare di sessualità senza affrontare i temi della relazione tra sessi, della soggettività e della intersoggettività.